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La mia Storia

Vittorio Giusti

Da agente di viaggio e nerd del software, passando per la finanza e il management, sino alla psicologia finanziaria e alla psicologia delle organizzazioni. Un percorso che si riassume in poche parole che simboleggiano il viaggio della conoscenza.

"Prima studia. Poi Pratica. Quindi insegna."

Si vive solo ... sette volte.

Un viaggio che inizia... con i viaggi!

La mia prima azienda l’ho fondata a 20 anni. Era un’agenzia di viaggi.

All’epoca ero uno studente di economia che voleva diventare un investment banker.

Ma contemporaneamente volevo anche esplorare il mondo. Sostenni un durissimo esame e mi iscrissi all’Albo degli Agenti di Viaggi. E così, da studente-lavoratore ho girato il mondo, da nord a sud e da est a ovest, come viaggiatore indipendente ma anche come organizzatore di viaggi e accompagnatore turistico.

Sono stati i miei primi passi nell’imprenditoria, nell’organizzazione del lavoro, nella vendita, nell’introduzione di tecnologie innovative al servizio del business. E restai folgorato dalle potenzialità dei computer, che iniziavano a popolare le scrivanie negli uffici.

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Il Software, che passione!

E fu così che mi misi a studiare la programmazione del software. Siamo negli anni ’90, prima dell’avvento di Internet.

Con le mie applicazioni l’agenzia iniziò letteralmente a decollare: gestione dei programmi di viaggio, della contabilità, delle prenotazioni.

Poi arrivò Internet. E il mondo non fu più lo stesso. Ma fermiamoci un attimo. Nel frattempo avevo completato gli studi in Economia, a pieni voti.

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L’Agenzia di Assicurazioni e la Consulenza Finanziaria.

Avevo scelto economia non per vocazione, ma perché a quell’epoca si pensava che la via più breve e di successo per realizzarsi professionalmente fosse approcciare il mondo dell’alta finanza, la borsa, gli investimenti…

E così, dopo la laurea, continuando a fare l’agente di viaggi, mi rimisi a studiare per sostenere l’esame di iscrizione all’albo dei Consulenti Finanziari (all’epoca ci chiamavamo “promotori”).

Ottenuta la qualifica entrai nel Gruppo Zurich Assicurazioni, come agente e promotore finanziario, dove poi ho trascorso gran parte della mia carriera anche come manager.

L’agenzia ebbe rapidamente un grandissimo successo, diventando una delle più in vista a livello nazionale. Non ci occupavamo solo di assicurazioni e investimenti, ma sperimentavamo continuamente nuove modalità operative e commerciali, adottando sempre da appassionati pionieri le nuove tecnologie di volta in volta disponibili.

Con “Vola” si inizia a … volare!

Anno 2000: la prima ondata di internet travolge il mondo con le cosiddette “dot.com”.

Non volevo essere da meno! Fondai così “Vola spa” (www.vola.it), una software house che si affermò nel panorama hi-tech dell’epoca sino ad essere acquisita alcuni anni dopo dal gruppo di telefonia Vianova.

Fummo tra i primi ad utilizzare i messaggi SMS per transazioni a valore aggiunto.

E tra i clienti avevamo multinazionali del calibro di Vodafone e Mediaworld. Persino “La Settimana Enigmistica” sperimentò l’uso degli SMS con la nostra tecnologia.

Un giorno… per caso… diventai un manager

Ottobre 2010: Zurich assicurazioni mi chiede la disponibilità per un periodo di consulenza IT in direzione a Milano, per mettere mano a un software per le agenzie che aveva un po’ di difficoltà a decollare.

Dovevano essere tre mesi… e poi sarei tornato a Viareggio, dove sono nato e ho la residenza principale, ma ben presto arrivarono nuove sfide per ridisegnare il modello operativo, i processi, i sistemi, l’organizzazione. Così decisi di trattenermi oltre il periodo iniziale.

Due anni dopo, nel settembre del 2012, accettai il ruolo di Chief Information Officer del Gruppo Zurich in Italia.

Il mio primo lavoro dipendente, a 46 anni… da dirigente membro del comitato esecutivo.

“A very uncommon professional trajectory”, mi scrisse un collega svizzero di casa madre complimentandosi per la nomina. br> Da lì la carriera dirigenziale ebbe una marcata accelerazione: il 1 gennaio 2014 fui nominato COO, responsabile di tutte le operations in Italia, e nel 2016 mi spostai a San Paolo, Brasile, come responsabile di tutte le operations di Zurich in America Latina.

Poi la chiamata improvvisa di un head hunter, l’offerta di un ruolo da Amministratore Delegato per la Compagnia italiana Property & Casualty di un gruppo inglese in Italia.

Nel febbraio 2017, quattro anni e cinque mesi dopo aver iniziato il mio primo lavoro dipendente, diventai CEO di Aviva Italia s.p.a.

Alla fine del 2021 il mio percorso come C-level nel settore assicurativo giunge alla sua naturale conclusione, con l’acquisizione di Aviva Italia S.p.A. da parte di Allianz.

Era quindi arrivato il momento di mettere a disposizione di persone ed organizzazioni conoscenza ed esperienza verticale di assicurazioni, tecnologia e… psicologia!

Psicologia? che c’entra la psicologia?

L’interesse per la filosofia, l’antropologia culturale, le scienze sociali mi ha sempre accompagnato durante il lungo percorso descritto nei paragrafi precedenti.

Ovviamente, come al solito, allo studio teorico è stata ogni volta affiancata l’esperienza pratica: ritiri di meditazione vipassana nel monastero buddista Lama Tsong Khapa di Pomaia, vari incontri e pratiche sciamaniche con nativi americani Lakhota Sioux, esperienze etnobotaniche con Marco Pardini, che in questo campo è il massimo esperto nazionale, scrittore e divulgatore televisivo.

La svolta fu quando mi trovai catapultato nella direzione Zurich con ruolo dirigenziale e centinaia di persone a riporto.

Ben presto mi resi conto che era oltremodo necessario approfondire la conoscenza delle dinamiche “soft” che condizionano i gruppi di persone al lavoro.

Avere strumenti per comprendere la cultura aziendale dichiarata che spesso è in contrasto con il vissuto aziendale.

Lavorare sui bias cognitivi che sono alla base di decisioni errate dei manager.

Comprendere quali stili di leadership siano più funzionali a specifici contesti organizzativi e così via.

Era l’anno 2010, avevo iniziato il mio periodo di consulenza per Zurich. quando maturai la decisione di rimettermi ancora una volta a studiare in modo strutturato e formale.

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Il Master in Counseling Organizzativo

Entrai in contatto con una scuola di Psicoterapia della provincia di Pisa, la Performat, una delle migliori in assoluto in Italia nella disciplina dell’Analisi Transazionale, che è un’evoluzione in senso relazionale della psicoanalisi freudiana.

Mi iscrissi al “Master triennale in counselling organizzativo”, un tour de force di 900 ore che terminai a dicembre del 2013, sino all’ottenimento della qualifica di Counsellor Professionista ai sensi della legge 4/2013, che mi consentì di iscrivermi al CNCP (Coordinamento Nazionale Counsellor Professionisti.

Coach alla International Coach Federation

Il Master è stato… la mia rovina. Più approfondisci un argomento, più ti rendi conto di quanto non sei competente in quell’argomento, e ti viene voglia di studiare di più.

In collaborazione con una delle migliori società di recruiting e consulenza HR a livello mondiale, la Heidrick & Struggles, il Gruppo Aviva costituì a Londra la “Internal Coaching Faculty”, selezionando un certo numero di manager dalle varie country per un percorso di formazione come coach, sino all’ingresso nella International Coach Federation, con la qualifica di Associate Certified Coach.

Inutile dire che mi offrii subito ed entusiasticamente come “volontario” e, ancora una volta, mi rimisi a studiare in modo strutturato e formale, con aula, insegnanti e coach mentor di altissimo profilo internazionale, oltre che centinaia di ore di coaching, inizialmente come pratica obbligatoria, seguito da un supervisor, poi come servizio offerto all’interno dell’azienda in parallelo all’attività manageriale.

… e la seconda laurea in Psicologia Magistrale

Per anni mi sono detto che se fossi tornato indietro avrei scelto di studiare psicologia invece di economia, che era stata la mia prima laurea.

Poi mi sono detto: perché tornare indietro? Perché non andare avanti? Basta svegliarsi due ore prima… ogni mattina di ogni giorno per qualche anno… con molta motivazione, ferrea disciplina e… un pizzico di follia!

Beh, spesso agli esami gli altri studenti mi scambiavano per … il professore! Però è stato un periodo bellissimo, il coronamento di un decennio di studi formali in discipline psicologiche, e l’inizio di una nuova vita, la quinta o la sesta, ho perso il conto :-).

... ma non finisce qui.
Dopo la laurea ho svolto il TIrocinio Pratico Valutativo e a Novembre 2023 ho superato l'Esame di Abilitazione Professionale.
A gennaio 2024 mi iscriverò all'Albo Professionale degli Psicologi, in sezione A.